Hong Kong Free Press

Hong Kong Free Press
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AbbreviazioneHKFP
StatoHong Kong (bandiera) Hong Kong
Linguainglese
Generestampa nazionale
Formatoonline
FondatoreTom Grundy, Evan Fowler
Fondazione29 giugno 2015
SedeHong Kong
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceano
multimediale
Edizione digitale
Sito webhongkongfp.com/
 

L'Hong Kong Free Press (abbreviato HKFP) è un giornale digitale di Hong Kong, gratuito e no-profit pubblicato in lingua inglese. È stato fondato da dei giornalisti per colmare la lacuna della libertà di stampa presente nel Paese, per offrire un'alternativa al South China Morning Post e per fornire tempestivamente notizie e informazioni locali in inglese.[1] Sin dalla sua fondazione, il caporedattore, nonché uno co-fondatore, è Tom Grundy.[2]

Nel tardo 2015 la Cina ha bloccato l'accesso al sito se effettuato dalla Cina continentale.[3] In uno studio effettuato dall'Università cinese di Hong Kong nel 2019, l'Hong Kong Free Press è il terzo giornale online più affidabile di Hong Kong, con un tasso di credibilità pari a 5,56 su 10.[4]

Nel suo primo anno di attività, i giornalisti di Hong Kong Free Press hanno pubblicato più di 4 000 articoli, totalizzando oltre 3,5 milioni di visitatori unici.[5]

  1. ^ (EN) Hong Kong Free Press launches crowdfunding campaign, su Time Out Hong KOng, 10 maggio 2015. URL consultato il 26 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
  2. ^ (EN) Francisco Baiocchi, Activist turned editor who tried to arrest Tony Blair launches crowdfunded Hong Kong news website, su PressGazette, 30 giugno 2015. URL consultato il 26 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Hong Kong Free Press falls foul of Great Firewall, blocked in China, su Hong Kong Free Press, 6 novembre 2015. URL consultato il 26 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Centre for Communication and Public Opinion Survey, Public Evaluation on Media Credibility (PDF), su com.cuhk.edu.hk, p. 3. URL consultato il 26 luglio 2020.
  5. ^ A year of Hong Kong Free Press: On our first anniversary, a look back at our best coverage, su Hong Kong Free Press, 26 giugno 2016. URL consultato il 26 luglio 2020.

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